Profilo biochimico e esame emocromocitometrico

    Sono due categorie di esami molto importanti nella diagnosi e nel monitoraggio dei pazienti con problematiche urinarie.
Ad esempio, questi esami permettono al nefrologo di completare l’iter diagnostico in corso di danno renale acuto e cronico e sono fondamentali per il monitoraggio delle terapie impostate.
Negli ultimi anni il profilo biochimico comprende anche l’SDMA, un marker di danno renale precoce, che permette, quindi, di diagnosticare l’insufficienza renale più precocemente rispetto alla creatinina.

Profilo biochimico

Diagnosi renale precoce

  È fondamentale diagnosticare i problemi renali il prima possibile per consentire una buona qualità di vita ai pazienti. Cani e gatti anziani dovrebbero effettuare controlli anche ogni 6 mesi nonostante non abbiano sintomi riferibili a malattia renale. Inoltre, ci sono razze canine e feline predisposte a malattie renali congenite, ereditarie o familiari in cui è consigliata la visita nefrologica tra i 3 mesi e i 5 anni di età.

L’elenco delle razze predisposte alle malattie renali congenite:

Razze canine

  • Alaskan Malamute
  • Basenji
  • Beagle
  • Bernese Mountain Dog Boxer
  • Brittany Spaniel (Breton)
  • Bull Terrier standard e miniature Bullmastiff
  • Caim Terrier
  • Chow Chow
  • Dalmata
  • Doberman Pinscher
  • Dutch Kooiker Dog
  • English Cocker Spaniel English Foxound
  • Golden Retriever
  • Lhasa Apso
  • Miniature Schnauzer
  • Newfoundland (Terranova)
  • Norvegian Elkhound
  • Rottweiler
  • Samoiedo
  • Shar-Pei
  • Shih Tzu
  • Soft Coated Wheaten Terrier
  • Standard Poodle (Barbone)
  • Welsh Corgi
  • West Highland White Terrier

Razze feline

  • Abissino
  • American Shorthair
  • British Shorthair
  • Europeo a pelo corto
  • Exotic Shorthair
  • Himalaya
  • Oriental shorthair cat
  • Persiano
  • Ragdoll
  • Scottish Folds
  • Selkirk Rex
  • Siamese

Cateterismo urinario

  L’inserimento di un catetere urinario uretrale nel cane e nel gatto può essere necessario sia durante l’iter diagnostico, sia durante l’iter terapeutico.
La procedura di inserimento del catetere deve essere effettuata sterilmente per evitare l’introduzione nelle vie urinarie di patogeni ambientali.
Il catetere urinario permette, ad esempio, di prelevare l’urina direttamente dalla vescica quando non è possibile effettuare la procedura di cistocentesi, di disostruire pazienti che presentano ostruzioni uretrali, di prelevare materiale utile per accertamenti citologici e di monitorare l’output urinario (quantità di urina eliminata nelle 24 ore) in corso di patologie che influenzano la produzione urinaria.

 

Sedimento urinario – microscopio ottico

Ecografia apparato urinario

L’esame ecografico di un paziente con patologia renale non può limitarsi alla valutazione dell’apparato urinario e, in relazione al problema del paziente, può essere fondamentale valutare anche altri organi come ad esempio lo stomaco, il fegato o la prostata.
L’ ecografia dell’apparato urinario permette di osservare le caratteristiche macroscopiche di reni, ureteri e vescica ed è fondamentale nel completamento della valutazione clinica nefrologica e urologica.


Rene con numerose cisti o pseudocisti di grandi dimensioni, rapporto corticomidollare assente, iperecogenicita’ del parenchima renale, pielectasia di grado lieve

 

Vescica cane superficie uroteliale irregolare

Gestione medica dell’insufficienza renale acuta, cronica e delle patologie urologiche

Le terapie di queste patologie renali sono complesse e devono essere impostate dopo aver valutato attentamente gli esiti degli esami eseguiti durante la visita nefrologica.

Tali terapie possono comprendere farmaci da dare per bocca e cambiamenti dietetici; è fondamentale l’aiuto da parte del proprietario nella gestione casalinga del paziente e la possibilità di effettuare controlli nefrologici ogni 2-3 mesi.

Misurazione della pressione

  L’ipertensione sistemica consiste nella persistenza dell’aumento della pressione arteriosa sistemica ed è classificata come primaria (essenziale) o secondaria. In medicina veterinaria l’ipertensione secondaria (concomitante ad altre patologie) è la forma più frequente. L’insufficienza renale acuta e cronica sono le cause predisponenti più frequenti all’aumento della pressione sistolica nel cane e nel gatto.
Sono molti i meccanismi che, in corso di danno renale, contribuiscono all’instaurarsi dell’ipertensione la quale ha moltissime conseguenze sistemiche: può determinare, infatti, danno cardiaco, encefalico, oculare e può aggravare il danno renale.
È fondamentale, quindi, misurare accuratamente la pressione ai nostri pazienti con l’applicazione di un manicotto al braccio o alla coda del cane o del gatto e l’utilizzo di uno strumento che misura molto rapidamente la pressione sistolica, diastolica, media e i battiti cardiaci.
L’interpretazione del risultato, la valutazione di un corretto protocollo terapeutico e frequenti monitoraggi sono fondamentali nella gestione nefrologica del paziente.

 

Misuratore della pressione utilizzato in paziente iperteso

Sindrome cardio-renale

  Le patologie renali del cane e del gatto sono moltissime: colpiscono animali di ogni età, di ogni razza e di ogni taglia, possono avere cause ambientali e alimentari, un’origine familiare e congenita, essere la conseguenza di una patologia cardiaca e, soprattutto, possono determinare sintomi difficilmente evidenziabili dal proprietario che, infatti, può accorgersi della presenza di tali patologie solo quando almeno il 63% dei reni non funziona più.

L’insufficienza renale cronica, definita scientificamente Malattia Renale Cronica (CKD – “Chronic Kidney Disease”), è il problema renale più frequente nel cane e nel gatto: può colpire animali di tutte le età, dal cucciolo all’anziano. È una malattia irreversibile ma, se diagnosticata precocemente e gestita in modo corretto, ha una prognosi di anni.

La visita nefrologica è fondamentale perché il Nefrologo individui l’insufficienza renale in fase iniziale, così da completare correttamente il quadro diagnostico e da impostare una terapia finalizzata a ridurre la progressione della malattia.

  In medicina umana, ormai da anni, si conoscono e si studiano le correlazioni tra malattia renale e malattia cardiaca (sindrome cardio-renale).

  In medicina veterinaria, solo da pochi mesi si inizia a parlare di CvRD “Cardiovascular-Renal Disorders”, ovvero dello stretto legame tra patologia cardiaca e patologia renale: un danneggiamento del cuore può provocare un danneggiamento dei reni e viceversa. Negli ospedali umani, più della metà dei pazienti, con scompenso cardiaco cronico, presenta anche un danno renale cronico.

 La diagnosi precoce delle patologie renali e cardiache permette di allungare la vita dei nostri animali migliorandone la qualità.

 

Ostruzione delle vie urinarie – UTO

  Ostruzione delle vie urinarie (UTO “Urinary Tract Obstruction”): è una patologia che consiste nella ostruzione (blocco) di uno o più tratti dell’apparato urinario. La principale conseguenza è il mancato corretto flusso di urina che si accumula, quindi, a monte dell’ostruzione.
Le cause possono essere molteplici: renella vescicale/renale, calcoli urinari, masse, spasmi infiammatori uretrali, traumi, complicanze chirurgiche, anomalie congenite.
La diagnosi è fondamentale per valutare l’iter terapeutico che è molto variabile in relazione alla causa che determina ostruzione delle vie urinarie.
La terapia, quindi, dipende dalla causa e dalla localizzazione dell’ostruzione e può comprendere solo terapia medica oppure terapia medica e chirurgica.
È importante ricordare che alcune ostruzioni possono mettere a rischio la vita del cane e del gatto anche in breve tempo quindi richiedono un intervento tempestivo e una corretta gestione ospedaliera. Il nefrologo dovrà poi impostare terapia di supporto per evitare che la problematica si ripresenti negli anni successivi.

Malattie renali congenite, ereditarie o familiari

Malattie renali congenite, ereditarie o familiari: sono un gruppo ampio di malattie che si possono manifestare nel cane e nel gatto già durante il primo anno di vita oppure in età adulta. Una diagnosi precoce di queste malattie e l’impostazione tempestiva di un corretto protocollo terapeutico migliorano la qualità di vita e la prognosi del paziente.

 

Razze canine

  • Alaskan Malamute
  • Basenji
  • Beagle
  • Bernese Mountain Dog Boxer
  • Brittany Spaniel (Breton)
  • Bull Terrier standard e miniature Bullmastiff
  • Caim Terrier
  • Chow Chow
  • Dalmata
  • Doberman Pinscher
  • Dutch Kooiker Dog
  • English Cocker Spaniel English Foxound
  • Golden Retriever
  • Lhasa Apso
  • Miniature Schnauzer
  • Newfoundland (Terranova)
  • Norvegian Elkhound
  • Rottweiler
  • Samoiedo
  • Shar-Pei
  • Shih Tzu
  • Soft Coated Wheaten Terrier
  • Standard Poodle (Barbone)
  • Welsh Corgi
  • West Highland White Terrier

 

Razze feline

  • Abissino
  • American Shorthair
  • British Shorthair
  • Europeo a pelo corto
  • Exotic Shorthair
  • Himalaya
  • Oriental shorthair cat
  • Persiano
  • Ragdoll
  • Scottish Folds
  • Selkirk Rex
  • Siamese

Calcolosi

  L’urolitiasi è un termine generico che comprende cause e effetti della presenza dei calcoli nell’apparato urinario.
L’urolitiasi può essere una singola patologia oppure una conseguenza di altre patologie o alterazioni organiche di origine familiare, congenite o acquisite.
I fattori di rischio allo sviluppo dei calcoli urinari sono moltissimi e alcuni, ad oggi, sono ancora sconosciuti: razza, sesso, età, alterazioni anatomiche e funzionali del tratto urinario, alterazioni del metabolismo, infezioni delle vie urinarie (cistite), dieta, pH urinario, omeostasi dei fluidi corporei. Quindi il riconoscimento e il controllo dei fattori di rischio può ridurre la formazione e le recidive dei calcoli urinari.
La terapia dell’urolitiasi dipende da moltissimi fattori urinari e organici e deve essere stabilita prendendo in considerazione ognuno di questi fattori.