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Misurazione della pressione

  L’ipertensione sistemica consiste nella persistenza dell’aumento della pressione arteriosa sistemica ed è classificata come primaria (essenziale) o secondaria. In medicina veterinaria l’ipertensione secondaria (concomitante ad altre patologie) è la forma più frequente. L’insufficienza renale acuta e cronica sono le cause predisponenti più frequenti all’aumento della pressione sistolica nel cane e nel gatto.
Sono molti i meccanismi che, in corso di danno renale, contribuiscono all’instaurarsi dell’ipertensione la quale ha moltissime conseguenze sistemiche: può determinare, infatti, danno cardiaco, encefalico, oculare e può aggravare il danno renale.
È fondamentale, quindi, misurare accuratamente la pressione ai nostri pazienti con l’applicazione di un manicotto al braccio o alla coda del cane o del gatto e l’utilizzo di uno strumento che misura molto rapidamente la pressione sistolica, diastolica, media e i battiti cardiaci.
L’interpretazione del risultato, la valutazione di un corretto protocollo terapeutico e frequenti monitoraggi sono fondamentali nella gestione nefrologica del paziente.

 

Misuratore della pressione utilizzato in paziente iperteso

Sindrome cardio-renale

  Le patologie renali del cane e del gatto sono moltissime: colpiscono animali di ogni età, di ogni razza e di ogni taglia, possono avere cause ambientali e alimentari, un’origine familiare e congenita, essere la conseguenza di una patologia cardiaca e, soprattutto, possono determinare sintomi difficilmente evidenziabili dal proprietario che, infatti, può accorgersi della presenza di tali patologie solo quando almeno il 63% dei reni non funziona più.

L’insufficienza renale cronica, definita scientificamente Malattia Renale Cronica (CKD – “Chronic Kidney Disease”), è il problema renale più frequente nel cane e nel gatto: può colpire animali di tutte le età, dal cucciolo all’anziano. È una malattia irreversibile ma, se diagnosticata precocemente e gestita in modo corretto, ha una prognosi di anni.

La visita nefrologica è fondamentale perché il Nefrologo individui l’insufficienza renale in fase iniziale, così da completare correttamente il quadro diagnostico e da impostare una terapia finalizzata a ridurre la progressione della malattia.

  In medicina umana, ormai da anni, si conoscono e si studiano le correlazioni tra malattia renale e malattia cardiaca (sindrome cardio-renale).

  In medicina veterinaria, solo da pochi mesi si inizia a parlare di CvRD “Cardiovascular-Renal Disorders”, ovvero dello stretto legame tra patologia cardiaca e patologia renale: un danneggiamento del cuore può provocare un danneggiamento dei reni e viceversa. Negli ospedali umani, più della metà dei pazienti, con scompenso cardiaco cronico, presenta anche un danno renale cronico.

 La diagnosi precoce delle patologie renali e cardiache permette di allungare la vita dei nostri animali migliorandone la qualità.

 

Ostruzione delle vie urinarie – UTO

  Ostruzione delle vie urinarie (UTO “Urinary Tract Obstruction”): è una patologia che consiste nella ostruzione (blocco) di uno o più tratti dell’apparato urinario. La principale conseguenza è il mancato corretto flusso di urina che si accumula, quindi, a monte dell’ostruzione.
Le cause possono essere molteplici: renella vescicale/renale, calcoli urinari, masse, spasmi infiammatori uretrali, traumi, complicanze chirurgiche, anomalie congenite.
La diagnosi è fondamentale per valutare l’iter terapeutico che è molto variabile in relazione alla causa che determina ostruzione delle vie urinarie.
La terapia, quindi, dipende dalla causa e dalla localizzazione dell’ostruzione e può comprendere solo terapia medica oppure terapia medica e chirurgica.
È importante ricordare che alcune ostruzioni possono mettere a rischio la vita del cane e del gatto anche in breve tempo quindi richiedono un intervento tempestivo e una corretta gestione ospedaliera. Il nefrologo dovrà poi impostare terapia di supporto per evitare che la problematica si ripresenti negli anni successivi.

Malattie renali congenite, ereditarie o familiari

Malattie renali congenite, ereditarie o familiari: sono un gruppo ampio di malattie che si possono manifestare nel cane e nel gatto già durante il primo anno di vita oppure in età adulta. Una diagnosi precoce di queste malattie e l’impostazione tempestiva di un corretto protocollo terapeutico migliorano la qualità di vita e la prognosi del paziente.

 

Razze canine

  • Alaskan Malamute
  • Basenji
  • Beagle
  • Bernese Mountain Dog Boxer
  • Brittany Spaniel (Breton)
  • Bull Terrier standard e miniature Bullmastiff
  • Caim Terrier
  • Chow Chow
  • Dalmata
  • Doberman Pinscher
  • Dutch Kooiker Dog
  • English Cocker Spaniel English Foxound
  • Golden Retriever
  • Lhasa Apso
  • Miniature Schnauzer
  • Newfoundland (Terranova)
  • Norvegian Elkhound
  • Rottweiler
  • Samoiedo
  • Shar-Pei
  • Shih Tzu
  • Soft Coated Wheaten Terrier
  • Standard Poodle (Barbone)
  • Welsh Corgi
  • West Highland White Terrier

 

Razze feline

  • Abissino
  • American Shorthair
  • British Shorthair
  • Europeo a pelo corto
  • Exotic Shorthair
  • Himalaya
  • Oriental shorthair cat
  • Persiano
  • Ragdoll
  • Scottish Folds
  • Selkirk Rex
  • Siamese

Insufficienza renale cronica CKD

  Insufficienza renale cronica (CKD “Chronic Kidney Disease” danno renale cronico): è una malattia degenerativa del rene. Il rene non riesce più a svolgere le sue funzioni in modo corretto quindi deve essere supportato con diverse terapie in relazione alla gravità e alle caratteristiche dell’insufficienza renale.
Il danno renale cronico è una condizione patologica molto complessa, spesso difficile da diagnosticare precocemente e da gestire nel tempo; è una malattia cronico progressiva che, quindi, non può guarire ma può essere tenuta sotto controllo.
Una diagnosi corretta e completa permette al nefrologo di impostare un trattamento terapeutico efficace nell’evitare per più tempo possibile l’aggravamento della malattia.
L’iter diagnostico comprende: visita nefrologica, emocromo con formula, profilo biochimico, SDMA, analisi delle urine, misurazione della proteinuria, misurazione della pressione sistolica, esame ecografico dell’addome ed eventuali ulteriori accertamenti in relazione all’esito dei precedenti.
La terapia è quasi sempre multifattoriale, ovvero prevede l’utilizzo di più farmaci nella gestione renale e delle varie possibili complicanze legate all’insufficienza renale: gastrite, danno cardiaco, infezioni delle vie urinarie ecc.
I controlli sono molto frequenti, in genere ogni due o tre mesi, e sono fondamentali per la corretta gestione del paziente.

Cistite

  Le infezioni delle vie urinarie sono molto frequenti nel cane e nel gatto e sono la conseguenza della migrazione dei batteri attraverso l’uretra fino alla vescica e, a volte, fino ai reni. I batteri che più frequentemente vengono isolati nell’urina dei nostri animali sono: Escherichia Coli, Staphylococcus spp, Proteus spp, Streptococcus spp, Klebsiella spp, Enterococcus spp.
Le cause di insorgenza di infezioni delle vie urinarie sono legate al calo o alla perdita dei normali meccanismi di difesa del tratto urinario: tipo di minzione, anatomia delle vie urinarie, difese mucosali, proprietà antimicrobiche dell’urina, difese renali.
La terapia delle infezioni delle vie urinarie dipende da molti fattori: sensibilità del batterio verso i vari antibiotici, localizzazione dell’infezione, frequenza delle recidive di infezione del tratto urinario, trattamenti antibiotici pregressi e patologie concomitanti.
È quindi molto importante effettuare una accurata diagnosi per poter gestire al meglio tale patologia.

Calcolosi

  L’urolitiasi è un termine generico che comprende cause e effetti della presenza dei calcoli nell’apparato urinario.
L’urolitiasi può essere una singola patologia oppure una conseguenza di altre patologie o alterazioni organiche di origine familiare, congenite o acquisite.
I fattori di rischio allo sviluppo dei calcoli urinari sono moltissimi e alcuni, ad oggi, sono ancora sconosciuti: razza, sesso, età, alterazioni anatomiche e funzionali del tratto urinario, alterazioni del metabolismo, infezioni delle vie urinarie (cistite), dieta, pH urinario, omeostasi dei fluidi corporei. Quindi il riconoscimento e il controllo dei fattori di rischio può ridurre la formazione e le recidive dei calcoli urinari.
La terapia dell’urolitiasi dipende da moltissimi fattori urinari e organici e deve essere stabilita prendendo in considerazione ognuno di questi fattori.

 

La visita nefrologica

  La visita nefrologica serve a diagnosticare e a trattare correttamente le patologie renali: l’insufficienza renale, le infezioni urinarie, le calcolosi, le cisti, i tumori renali, 1′ incontinenza, le patologie prostatiche e le infezioni genitali.
I pazienti con patologie endocrine (ad esempio diabete, sindrome di Cushing e ipertiroidismo) e i pazienti con patologia cardiaca dovrebbero effettuare controlli nefrologici preventivi e periodici, perché sono predisposti allo sviluppo di un danno renale.

Come si svolge?

  Si effettua, dapprima, con il proprietario, un colloquio impostato su domande specifiche inerenti la storia medica e lo stile di vita del paziente, cui seguono una visita completa e la valutazione clinica dell’apparato urinario.
Gli approfondimenti diagnostici successivi potrebbero comprendere le seguenti procedure: misurazione della pressione sistolica, analisi clinico-patologiche (emocromo, biochimico, urine ecc…), ecografia dell’apparato urinario, cateterismo urinario, indagini di diagnostica per immagini avanzata, citologia renale e istologia renale.

  La visita nefrologica è fondamentale per poter effettuare una corretta valutazione clinica del paziente. Le patologie dell’apparato urinario possono determinare alterazioni cliniche, di gravità variabile, che aiutano a definire la terapia finale. Il paziente che deve effettuare una valutazione nefrologica deve essere a digiuno da almeno 8 ore e deve avere la vescica piena. È necessario, quindi, non far fare la pipì al cane o al gatto nella 4-5 ore precedenti la visita.

Quando proporre la visita nefrologica/urologica

  • Aumento della creatinina
  • Aumento dell’urea
  • Peso specifico urinario non adeguato (< 1030 nel cane; < 1035 nel gatto)
  • Presenza di batteri nell’urina
  • Presenza di cristalli nell’urina
  • Presenza di sangue nell’urina
  • Sintomi urinari: poliuria/poldipsia, pollachiuria, stranguria, periuria, disuria, ematuria, piuria, anuria, ritenzione urinaria
  • Aumento delle dimensioni della prostata
  • Presenza di calcoli nell’apparato urinario
  • Alterazioni ecografiche dei reni
  • Patologie endocrine
  • Patologie cardiache
  • Ipertensione sistemica
  • Gatti di età superiore agli otto anni
  • Cani anziani

Diagnosi renale precoce:
perché è importante?

  Le malattie renali congenite, ereditarie o familiari (displasia renale, glomerulopatie primarie, malattia del rene policistico, amiloidosi, glomerulopatie immunomediate, miscellaneous) sono alla base dell’evoluzione dell’insufficienza renale cronica.

Si consiglia la visita nefrologica tra i 3 mesi e i 5 anni di età nelle seguenti razze canine e feline:

  • Alaskan Malamute
  • Basenji
  • Beagle
  • Bernese Mountain Dog Boxer
  • Brittany Spaniel (Breton)
  • Bull Terrier standard e miniature Bullmastiff
  • Caim Terrier
  • Chow Chow
  • Dalmata
  • Doberman Pinscher
  • Dutch Kooiker Dog
  • English Cocker Spaniel English Foxound
  • Golden Retriever
  • Lhasa Apso
  • Miniature Schnauzer
  • Newfoundland (Terranova)
  • Norvegian Elkhound
  • Rottweiler
  • Samoiedo
  • Shar-Pei
  • Shih Tzu
  • Soft Coated Wheaten Terrier
  • Standard Poodle (Barbone)
  • Welsh Corgi
  • West Highland White Terrier
  • Abissino
  • American Shorthair
  • British Shorthair
  • Europeo a pelo corto
  • Exotic Shorthair
  • Himalaya
  • Oriental shorthair cat
  • Persiano
  • Ragdoll
  • Scottish Folds
  • Selkirk Rex
  • Siamese

Obiettivi del Nefrologo

  Diagnosticare, in fase iniziale, l’insufficienza renale, così da completare il quadro diagnostico e impostare, di conseguenza, una terapia finalizzata a ridurre il progredire della malattia.
In tal modo, si allungano nettamente i tempi di sopravvivenza del cane e del gatto migliorandone la qualità di vita
Valutare e gestire le molteplici cause e complicanze dell’insufficienza renale
Effettuare una corretta valutazione e una successiva gestione terapeutica delle patologie urologiche Maggiori informazioni

7 ottobre 2018 – Centro cardiologico veterinario Bologna

Questo Seminario di aggiornamento intende approfondire e confrontare l’approccio terapeutico nei pazienti affetti sia da insufficienza cardiaca che da insufficienza renale. Valutando l’iter diagnostico più idoneo per attuare tempestivamente una corretta diagnosi ed un efficace piano terapeutico.

Seminario Gratuito per i Medici Veterinari iscritti agli Ordini ed Associazioni Patrocinanti

7 ottobre 2017

ore 15.00 – 18.00

Hotel Relais Bellaria

Via Altura 11 bis

Bologna

Programma:

14.30 – 15.00 Registrazione partecipanti
15.00 – 15.45 “Il danno renale acuto e la patologia cardiaca” – Dr Claudio Brovida
15.45 – 16.30 “Come e quando terapizzare un paziente cardiopatico affetto da insufficienza renale” Dr.ssa Christine Castellitto
16.30 – 16.45 Coffe break
16.45 – 17.30 “Il danno renale cronico e la patologia cardiaca” Dr. Claudio Brovida
17.30 – 18.00 “E se dietro al cuore ci fosse il rene?” Dr.ssa Luisa Conti
18.00 Discussione e chiusura lavori